Cà Foscari è l'edificio green più antico al mondo. La certificazione LEED per edifici esistenti del palazzo cinquecentesco ha di fatto acceso i riflettori su un tema cruciale per l'Italia: la gestione sostenibile degli edifici storici. Il Green Building Council Italia ha creato il primo strumento ad hoc che detta linee guida e valuta le politiche di taglio degli impatti e valorizzazione del patrimonio storico italiano: il protocollo GBC Historic Building.
Ca' Foscari da secoli incanta personaggi illustri, celebri artisti e visitatori di tutto il mondo. La sua strategica e scenografica collocazione "in volta del canal" fu uno dei motivi che spinse il doge Francesco Foscari, il governatore della Serenissima che diede il suo nome al palazzo, ad acquistare l'edificio nel 1452. Lo ricostruì secondo canoni architettonici e stilistici che fecero della sua dimora uno straordinario esempio di gotico veneziano e un riferimento estetico preso a modello anche in epoche successive.
Dall'edificio si può godere un panorama unico che spazia dal ponte di Rialto al complesso dell'Accademia, sfruttato da pittori di ogni tempo per ritrarre splendide vedute. La possibilità di dominare il Canal Grande l'ha reso un molo perfetto per posizionare l'imponente palco galleggiante, denominato machina, che ospita le autorità e segna la linea d'arrivo delle competizioni della Regata Storica. A Ca' Foscari da sempre vengono premiati i campioni delle gare del remo. Il palazzo rivela scorci bellissimi anche se essenziali: l'antica corte di Ca' Giustinian con la scala esterna, l'ampio cortile interno a Ca' Foscari, circondato dalle austere mura di cinta, le vere da pozzo finemente decorate, gli archi gotici che fanno da cornice agli ingressi d'acqua e di terra, insieme ai giochi di pieni e vuoti che caratterizzano la maestosa facciata sul Canal Grande. Tra il 2004 e il 2006 il complesso di Ca' Foscari-Ca' Giustinan è stato sottoposto a una minuziosa opera di restauro (che nel 2007 ha ricevuto il prestigioso Premio Torta), una sfida significativa per architetti e progettisti che hanno coniugato antico e moderno rispettando il pregio storico della struttura e l'eredità lasciata dall'opera di Carlo Scarpa. Negli anni '30 e '60 del ‘900 il celebre architetto e designer veneziano fu chiamato a restaurare l'attuale Aula Magna Mario Baratto e gli spazi attigui. L'intervento innovativo di Scarpa esalta la struttura architettonica quattrocentesca del palazzo, creando un gioco di luci, linee e volumi che fonde idealmente tradizione e modernità. Agli anni '30 risalgono anche i due affreschi presenti nell'Aula Magna, "Venezia, l'Italia e gli studi" di Mario Sironi e "La scuola" di Mario De Luigi. Entrambi i dipinti riflettono chiaramente il diverso significato attribuito agli studi e alla cultura da ciascun pittore. Riecheggiano lo stile di Scarpa anche i serramenti dell'ingresso principale, le lampade applique al piano terra, la linea del corrimano della scala centrale.
Dal 1868 il palazzo è sede della prestigiosa Università Ca' Foscari di Venezia, fondata dal celebre economista Luigi Luzzatti, con il nome di Scuola Superiore di Commercio. La Scuola diede risalto non solo alle discipline teoriche ma anche alle attività pratiche finalizzate all'approfondimento di materie economiche, con lo scopo di fornire una preparazione specialistica a commercianti e insegnanti. Fin dalle origini si sviluppò anche lo studio delle lingue orientali e occidentali, riflesso della vocazione multiculturale della città lagunare. Attualmente, l'Università è articolata in quattro macroaree - economica, linguistica, umanistica e scientifica - che offrono un ricco ventaglio di corsi di studio e di ambiti di ricerca. Ogni anno all'Università Ca' Foscari studiano circa 20.000 studenti; 1.000 sono i docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo e 3.000 i laureati.
L'utilizzo a sede universitaria dell'edificio comportava un considerevole uso delle risorse energetiche ed idriche. Per questo motivo è stato intrapreso un percorso di valutazione di miglioramento delle performance energetico ambientali, guidato dal protocollo di sostenibilità LEED EB:O&M, facendo di Ca' Foscari l'edificio ‘green' più antico al mondo.
La certificazione LEED EB:O&M, promossa dal US Green Building Council, attesta il livello di sostenibilità di un edificio nelle attività di conduzione e nelle operazioni di gestione e manutenzione dell'immobile. Efficienza idrica, approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, acquisti verdi, e gestione virtuosa dei rifiuti sono gli ambiti presi in considerazione dal Green Building Council sui quali Ca' Foscari ha soddisfatto i requisiti necessari alla certificazione. La gestione e conduzione sostenibile dell’immobile, ha di fatto “incarnato” nella pratica i principi racchiusi nella “Carta degli impegni di sostenibilità” prevista all’Art. 35 dello Statuo d’Ateneo.
Per migliorare l'uso della risorsa idrica si sono attuati interventi su rubinetterie, cassette WC e areatori che hanno migliorato l'efficienza e ridotto il consumo di acqua potabile da una baseline di riferimento di 7074 mc/anno ad un valore di 5106 mc/anno, con una riduzione del 28%, l'equivalente del consumo medio annuo di 31 residenti in provincia di Venezia (dati Istat).
Primo ridurre la domanda, secondo approvvigionarsi da rinnovabili per la quota residua. Secondo questo principio Cà Foscari ha istituito il monitoraggio continuo dei consumi energetici per l'analisi dei profili di consumo e l'individuazione di strategie mirate di intervento in ambito manutentivo. Sono stati inoltre realizzati degli studi di fattibilità finalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica con particolare riferimento all'illuminazione, attraverso la sostituzione delle lampade tradizionali con elementi ad alto rendimento. Per l’approvvigionamento di energia elettrica, l’Università da anni ha scelto di utilizzare per tutte le proprie sedi solo energia elettrica prodotta al 100% da sole fonti rinnovabili.
Anche la revisione della politica degli acquisti dei prodotti di consumo ha consentito di rendere oggi Cà Foscari l'edificio ad uso pubblico con le quote obbligatorie di acquisti verdi fra le più alte d'Italia. A Ca' Foscari il 60 per cento degli acquisti è attualmente ‘verde', sia per quanto riguarda i beni di consumo e la cancelleria (carta, toner batterie, ecc) sia per quanto riguarda i beni durevoli di ufficio (come computer, stampanti, fotocopiatrici, arredi).
L'ateneo è inoltre impegnato a ridurre la quantità di mercurio impiegando lampadine a risparmio energetico mercury-free, sia per l'illuminazione interna degli edifici che esterna. Obiettivo di Ca' Foscari è che almeno il 90% del numero di lampade acquistate rispetti il limite generale di contenuto di mercurio (non più di 90 picogrammi di mercurio per lumen-ora).
L'attenzione e la sensibilità nella gestione dei rifiuti di Ca' Foscari, aveva portato l'ateneo, ancora prima del progetto LEED©, ad adottare una sperimentazione per implementare la raccolta differenziata (progetto RADICA). Alcune delle misure implementate nell'ambito di questo progetto includono la sostituzione dei questionari cartacei, che a Ca' Foscari raggiungevano le 60.000 copie per anno, con rilevazioni telematiche che permettono una riduzione di 300 kg di carta annui. A questo si aggiunge la sostituzione del classico libretto degli studenti con l'omologo digitale. Le misure hanno portato ad un risparmio economico di 80.000 Euro annui.
Grazie alle politiche esistenti ed alle implementazioni del Green Procurement a Palazzo Foscari, si potrà differenziare l'80% del volume/peso totale di rifiuti di beni di consumo prodotti.
Per quanto riguarda il ciclo di vita dei beni durevoli. Ca' Foscari inoltre privilegia fornitori e prodotti che hanno un loro programma per il riciclo ed il riutilizzo di quelle parti delle apparecchiature che possiedono ancora una loro funzionalità.
L'attenzione alla salubrità degli ambienti è stata alla base della ricerca di prodotti per le pulizie sostenibili e a bassa tossicità. Almeno il 60 per cento dei prodotti per le pulizie ora usati a Ca' Foscari è certificato Ecolabel, il marchio europeo usato per certificare il ridotto impatto ambientale dei prodotti o dei servizi offerti dalle aziende che ne hanno ottenuto l'utilizzo.
I risultati ottenuti con la certificazione LEED di Cà Foscari mostrano le possibilità per la riqualificazione e soprattutto la gestione sostenibile del patrimonio storico italiano.
Nel vasto patrimonio storico italiano vi sono edifici che possono essere oggetto di riqualificazioni conservative più profonde che, pur mantenendo e valorizzando la loro valenza storica, necessitano di incrementare la propria sostenibilità , ridurre i costi di gestione e migliorare il comfort e benessere degli occupanti.
Per questo tipo di interventi è recentemete nato in Italia il primo protocollo di sostenibilità specifico per edifici storici: GBC Historic Building, sviluppato dal Green Council Building Italia (www.gbcitalia.org), un'opportunità per atenei, musei, edifici ecclesiastici e della pubblica amministrazione che possono cosi aiutare l'ambiente e le casse pubbliche, reindirizzando fondi verso altre priorità. Oggi sono questi gli interventi da avviare in maniera prioritaria anche perché se fatti intelligentemente, come in questo caso, hanno costi molto bassi e tempi di ritorno molto rapidi.
[di Marco Caffi, Direttore GBC Italia, e Alberto Ballardini, LEED AP O+M BD+C, Membro dei comitati tecnici GBC Italia, Responsabile Area Edifici Esistenti di Habitech - Distretto Tecnologico Trentino]