Pochi giorni fa abbiamo perso un amico.
Andrea Galeazzi dopo una lotta durata sei mesi ci ha lasciato.
Anche chi non l`ha conosciuto direttamente non può non ricordare la sua costante presenza al Salone del Restauro a Ferrara come coordinatore e animatore dello stand di Kermes e Nardini.
Per chi ha invece avuto l’opportunità di conoscerlo da vicino ha condiviso una personalità profonda, a volte complicata, dedita come nessun altro al lavoro e agli obiettivi che si era prefisso.
Andrea è riuscito a tradurre la sua profonda sensibilità filosofica, la sua conoscenza assoluta del nostro settore e delle sue trasformazioni, nella qualità e nella bellezza di tutto quello che ha faticosamente realizzato e che, grazie a lui è ancora sotto gli occhi tutti, la rivista Kermes.
Nel più completo disprezzo e distacco – atteggiamento questo di altri tempi – verso qualsiasi tornaconto economico, ha caparbiamente tenuto in vita con una volontà ferrea, quella che per lui ha rappresentato una vera e propria missione, anche se spesso a noi dall`esterno è sembrata – perdonaci Andrea - un`ossessione.
Per questo Andrea nonostante tutto è sempre riuscito ad essere per tutti noi un punto di riferimento che sapeva ascoltare e capire gli altri, senza presunzione e dogmatismi, sebbene alcune volte non era facile confrontarsi. Molti di noi hanno provato ad aiutarlo, non so quanti siano riusciti veramente a capirlo e ad apprezzarlo fino in fondo, io per primo.
Con molto rimpianto e nostalgia, ci mancherà.
Che la terra ti sia lieve, Andrea.